
Pasqua
È festa e il cuor s’innalza,
fitto è il din don dan della campana,
lieve il soffio che l’accompagna,
l’antefatto di una stonatura.
Soffice il tappeto di pietra,
calzante come la musica,
dal tono lieve e mai ripetuta.
S’aggiunge la moltitudine;
ogni cuore è sorridente,
sereno il viso, e assorto;
ciascun che giunge è felice.
Or s’alza la prima nota,
il silenzio tace e ascolta,
qual, forse, lui s’aspettava,
o qual, è consona alla Pasqua,
Festa e Tradizione,
gioia, amicizie, benessere,
la vita corre benevola,
nulla che induca a noia
o a parola avversa;
è sol preghiera,
sentita e partecipata.
Donna giovane o senile;
la figlia col padre,
il fratello con la sorella,
la famiglia con parentela,
e insieme ci si inginocchia.
Un ultimo rintocco,
… ha inizio la messa.
– Domenico Franzelli

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