La Montagna che Ispira: Stormo – di Domenico Franzelli

Stormo

Sulla roccia si posò un fringuello; vivace, cinguettante, colorato, 
muovendosi tagliava l’aria e col cinguettio la inondava di musica. 

Al nostro avvicinarsi si mosse, un lieve volo e subito lo segui un altro; 
sembravano gemelli tanto erano simili nei colori e nel cinguettio. 

Ma non erano soli, di colpo e d’insieme, da ogni roccia, ne apparve uno, 
si alzarono all’unisono e insieme danzarono nell’aria umida. 

Uno stormo; zigzagando nel cielo si allontanarono giulivi, liberi, 
dopo averci donato un saggio di coesione da canterini. 

Fu come se la nebbia si diradasse; loro sparirono e noi proseguimmo; 
davanti a noi era ormai a vista la stele con la Cappella Savina. 

Fu un attimo di emozione che mi colse pensando a dove eravamo; 
pensando agli amici che ci avevano lasciato, rimasti nel nostro ricordo. 

Lo stormo erano Loro? i fringuelli felici, lieti, che ci han salutato?
che ci han donato virtuosismi nel volo e cinguettii corali da orchestra? 

A volte, nelle nostre escursioni, aleggia un’aria mistica, un sentir diverso, 
una sensazione spirituale, la percezione di presenze misteriose; 
ieri era uno di quei giorni; quei giorni che evocano ricordi, 
che annullano il tempo e fanno credere che esista lo spirito, 
che vi sia una forma di presenza non visibile ma vera, 
e demandata ad esseri e sembianze che possono farsi vedere. 

Coi fringuelli è già capitato! l’incontro di ieri è un riscontro? 
Emanuele, Dario, Roberto, Silvio, Nando, Valerio, Bruno, 

… e tutti gli altri … eran loro? … eravate Voi? 

Domenico Franzelli

Un commento

I commenti sono chiusi.