
Pendii Infiniti
Pendii infiniti, bianchi,
scolpiti dai battiti ventosi,
crepitanti nel gelo delle notti
e candidi mantelli scintillanti.
Ombre che danzano,
sgretolando il manto sottile,
calpestano la neve soffice,
violando il madido candore.
Piange la genuflessa coltre,
al patir la forza dello scarpone,
s’ammaglia l’ombra, che riflette
l’immagine già sfocata della luna.
È dal pendio che s’appresta l’aurora,
l’alba luminosa di tal giornata;
intensa, spartana, avventurosa,
fervida di gioia; sulla cima.
Onde spumeggianti di lieve pulviscolo,
splendido luccichio che estasia l’occhio,
e l’erto pendio sfavilla meravigliato,
a coglier tante figure in cammino.
La meta è in alto, sul picco,
il cuore palpita alla vista del sole,
che inonda di raggi le cime,
e si spande a valle, veloce.
È fatta! raggiunta la meta, la cima.
È qui la vita, la gioia, la luce, la pace,
a volte, per qualcuno, anche l’amore!
… Perché tornare?? …
– Domenico Franzelli

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